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21 novembre 2022

Dieci anni senza movente, esecutore e mandanti per l'omicidio di Diego Preda. Bisogna riaprire il caso.

Sono passati 10 anni. L'omicidio di Diego Preda è ancora senza movente, esecutore e mandanti. Eppure pare incredibile che la via che potrebbe portare alla verità, non si possa trovare ripartendo dagli atti di indagine.  

Sappiamo che erano le 19 e 30, l'assassino aveva atteso che Preda uscisse dall'ufficio in Via Monte Rosa 21, per prendere l'auto, lo ha seguito e poi lo ha freddato all'incrocio con via Alberto Mario. 

Il proiettile, sparato a cortissima distanza, è entrato nella zona occipitale del cranio ed è uscito da quella orbitale. All’appello manca l’ogiva, ma anche il bossolo. Gli investigatori erano convinti che il killer abbia utilizzato un grosso revolver. 

Il giovane "aveva un passamontagna". Anzi no "un casco". "Era a viso scoperto". "E' svoltato laggiù, a sinistra, in via Domenichino, verso la periferia". E' andato in metro. E' sceso alla fermata di Amendola Fiera. Poche le testimonianze e confuse. 

Diego Preda nato a Binasco veniva descritto come persona nota negli ambienti milanesi. Giocatore di golf, playboy. sportivo. Così scrivevano i quotidiani.

Diego Preda era socio accomandante della Dp Preda di Diego Preda Sas. Si occupava di commercio all'ingrosso di articoli pubblicitari e da regalo e di intermediazione assicurativa. Era anche presidente e AD della della Z & M Insurances Brokers Srl, una società di mediazione assicurativa fondata nel 1998, che controllava attraverso la Dp Preda. Stipulava da tempo convenzioni con gli Ordini degli avvocati in moltissime città d'Italia da Milano a Venezia, passando per Varese, Pescara, Taranto, Trapani, Bari e Locri. Solo pochi giorni prima, il 16 novembre, l'assicuratore aveva lasciato la carica di consigliere di una società genovese, la Lagorio e De Gregori Srl, che opera come agente generale della Fondiaria-Sai.

E' proprio nell'ambito assicurativo che Preda potrebbe essersi scontrato o incontrato con qualcuno che deluso o irritato dal suo comportamento lo ha, poi, ucciso. Magari per dare un chiaro segnale a molti.

In passato era anche emersa una vicenda legata alla liquidazione della polizza assicurativa relativa a diverse autovetture rubate. Fu fatta anche un'indagine dalla compagnia tramite un investigatore privato. 

Penso sia venuto il momento di riprendere in mano quegli atti. Dare giustizia. Comprendere quanto accadde e sta accadendo a Milano.