Non utilizzerei il termine scuola-lavoro. Due termini che così posti appaiono in alternativa. Il lavoro poi è tale se viene retribuito. Non abituerei i giovani a immaginare di lavorare gratis. Si tratta invece di tirocini curricolari. Esperienze formative ed orientative di persone iscritte a scuola che siano Centri di Formazione Professionale (CFP), o università. Finalizzati all’acquisizione degli obiettivi di apprendimento specifici del percorso stesso, previsti nei relativi piani di studio.
L'apprendistato è una forma diversa di formazione finalizzata all'ottenimento della qualifica o del diploma o di titoli universitari e di alta formazione. Strumenti da valorizzare con cui la persona impara lavorando e viene pagata essendo una risorsa preziosa per l'azienda.
Poi ci sono i tirocini extracurricolari. Strumenti che permettono a persone che hanno una certa età, un'invalidità, oppure un curriculum ancora poco ricco di avviare delle esperienza lavorative pagati. In questo caso i limiti minimi del riconoscimento economico devono essere rivisti. La normativa di Regione Lombardia prevede per un tempo pieno solo 500 euro al mese lordi.
Fermo restando che l'orientamento ad oggi è assolutamente deficitario. Ha bisogno di sportelli, di persone, di percorsi e meno di link. Ha bisogno di luoghi, tanti e decentrati. Negli ultimi anni l'orientamento è stato via via appaltato silenziosamente agli enti privati con tutto ciò che questo comporta. Un orientamento efficace, direi permanente, deve essere in mano al servizio pubblico, alle scuole in primis.
Così faremo!