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1 luglio 2023

Rame scrive un peana per Calajò? Il produttore ringrazia

"L'anziano mi ha insegnato a farne molti". "Ad avere i nervi saldi durante l'azione". "Come smontare un ferro, come smontare un uomo". "Un vero leader vuole il bene della propria gente". I versi scorrono come al solito. Il solito ritmo lento. La solita voce epica, sofferente, il solito ritornello da canzonetta anni 50. 

Nel video scorrono le immagini di pacchi di contanti distribuiti in macchina, nel buio. La canzone prosegue: "L'anziano, sulle spalle, ha il peso della zona È come un dio, ma non è Dio, quindi non perdona. Lo vedi in zona con giacca e scarpa di Armani. Dalle mani alle pistole, è la Sicilia di Milano.

Mi ha detto: "Resta come sei, Rame, non cambiare". 

Rame è un trap della Barona, 25 anni. L'anziano è, socendo la DDA milanese, Nazzareno Calajo. Arrestato da qualche settimana. Da tre giorni il video è su You Tube. Diecimila visualizzazioni. Non poche. Warner Music Italy sarà soddisfatta. A loro cosa importa se si inneggia ad una persona in carcere per spaccio.

Questo è il trap. Periferia di Milano, quartieri popolari. E' la Barona. Qualsiasi miasmo viene su da quelle strade lo si può trasformare in euro. 

E' vero che Rame è convinto della sua innocenza. "Forse però il giovane Rame di quelle ottocento pagine avrebbe dovute leggerne almeno qualcuna prima di scrivere i suoi brani". Così, giustamente, scrive Davide Milosa. "Magari quelle in cui, registrato da un’ambientale del Ros, Nazza nella realtà se la prende con “Luca e Misha (…). Gli sparo in testa a tutti e due, loro lo sanno che sono cosi! In un secondo boom boom gli sparo e sono morti, perché i morti vengono con me, già stavo prendendo un coltello lo macello qua in casa!”. E verso tale Patrik, stessa ambientale agli atti: “Stasera prendo a Patrik da dietro e gli sparo in pancia, lui è il primo che uccido, se non si leva dai coglioni gli sparo in faccia, non è uno scherzo”. Ancora rispetto a Vittorio Boiocchi. Ucciso a ottobre 2022 “Lo prendiamo, lo sequestriamo, lo portiamo all’orto e lo sotterriamo”.