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20 gennaio 2024

Letizia Bonelli e il diritto all'oblio. Le inchieste de Il Fatto e di Report. Per non dimenticare.

Il 14 gennaio scorso la trasmissione Report inizia un servizio sulla mafia radicata nel nord Italia, parlando di Letizia Bonelli, descritta come la signora dei salotti milanesi.
Letizia Bonelli viene citata per la prima volta in un articolo di Davide Milosa su Il Fatto Quotidiano nel novembre 2021.
Questi gli elementi che emergono dalle due inchieste.
Letizia Bonelli nasce a Gela nel 1970, da sempre milanese, ha una lunga relazione sentimentale con Gianluca Favara, l’uomo che si occupava di riciclaggio in Lombardia per la cosca dei Bellocco di Gioia Tauro.
Secondo le indagini Letizia Bonelli avrebbe avuto ruoli occulti, seppure marginali, all’interno delle società di Favara che operavano in favore della ‘ndrangheta. 
A Report la Bonelli dichiara di incontrare pregiudicati perché, come si evince dal suo Instagram, si occupa di diritto all’oblio.
"Rientrano probabilmente nelle sue competenze in materia di diritto all’oblio", dice Mottola, anche i rapporti con Sergio Cangemi, imprenditore accusato di riciclaggio al servizio della cosca De Stefano. A vantaggio di Cangemi, Letizia Bonelli avrebbe fatto da mediatrice con una vittima di estorsione, l’imprenditore Valter Bentivenga.
Letizia Bonelli è amica di Massimiliano Buonocore, figlio dell’ex dirigente di Forza Italia Luciano Buonocore, uno dei fondatori del Popolo delle Libertà. Massimiliano Buonocore, ricorda Milosa, è citato più volte nell’inchiesta Redux Caposaldo. In quell’inchiesta Buonocore non sarà indagato e nonostante questo l’allora giudice per le indagini preliminari Giuseppe Gennari scrive: “Max Buonocore è uno dei collettori osmotici del gruppo Flachi. È uno di quei personaggi che garantiscono alla consorteria criminale la partecipazione coperta alla vita politica ed economica della città”.
Insieme a Massimiliano Buonocore, Letizia Bonelli partecipa a Cirò Marina, in Calabria, a incontri con importanti boss della cosca mafiosa locale, come Pasquale Morabito e Giuseppe Spagnolo. Obiettivo dell’incontro, secondo il Ros, riportato dalle due testate, era la partecipazione al business dei corsi di formazione.
Dai due servizi giornalistici emerge che Letizia Bonelli compare anche nell’inchiesta Mentore della Dia Milanese, sull’infiltrazione dei clan nella sanità lombarda, emergono i rapporti di Bonelli (non indagata) con i vertici dei clan milanesi. Tra questi Salvatore Muià, trafficante e parente del boss di Cittanova, Vincenzo Facchineri, entrambi arrestati nell’ottobre 2021, dalla Dda di Brescia per un giro di estorsioni. Facchineri risulterà in contatto con il “capo” della curva dell’Inter prima dell’omicidio Boiocchi.
Più volte intercettata dalla Procura di Milano con Giuseppe Fidanzati, figlio boss di Cosa Nostra in Lombardia Gaetano Fidanzati.
Per non dimenticare