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14 novembre 2017

Potenziare l'ufficio anticorruzione. Proseguire con il whistleblowing. Aprirlo ai cittadini

Oggi seduta di commissione Antimafia di verifica dell’applicazione della procedura del Whistleblowing, introdotta nel Piano anticorruzione nel 2014. Abbiamo anche analizzato le prospettive per la sua implementazione.
Trentasette le segnalazioni di cui 13 nel 2015, 14 nel 2016 e 10 nel corso di quest’anno. Trenta segnalazioni anonime. Nessuna segnalazione era relativa a fatti reato. Molte le segnalazioni anonime anche se molto circostanziate. Poche rispetto alle mie aspettative. Nessuna ingiuriosa, palesemente dettata da invidie o gelosie, mentre io me ne aspettavo diverse. Un buon numero riguarda suggerimenti all’Amministrazione sulle procedure adottate.
Una prospettiva è quella di offrire la possibilità a tutti i cittadini di segnalare alla propria Amministrazione fatti di rilievo che possano essere oggetto di misure che possano prevenire o contrastare fenomeni di corruzione ed altri fenomeni anche di rilievo non strettamente penale.
Una seconda implementazione è quella di aprire l'accesso della piattaforma anche ai lavoratori e ai collaboratori delle imprese fornitrici di beni o servizi e che realizzano opere in favore dell'amministrazione pubblica. Apertura dell'accesso alle segnalazioni che, su mia proposta, M4 ha già attivato per le aziende aderenti al consorzio costruttori e rappresenterebbe un'applicazione del principio sancito al secondo comma dell'articolo 1 della legge di tutela del whistleblower approvata alla Camera il 15 novembre 2017.
Nel corso del dibattito, a mia specifica domanda, è emerso che deve essere assolutamente potenziato l’ufficio anticorruzione, largamente inadeguato da un punto di vista quantitativo: una posizione organizzativa a part time e il vice segretario generale che deve seguire molteplici atti amministrativi. L’audit interna coadiuva l’ufficio nell’accertamento che i modelli operativi siano effettivamente adottati e adeguati, ma mancano almeno due risorse a tempo pieno da integrare immediatamente. A maggior ragione se si decide di aprire la piattaforma ora a disposizione dei dipendenti pubblici anche ai concittadini.
Un’ipotesi suggestiva. In cui credo. Soprattutto perché anche nel contrasto alla corruzione (fenomeno diffuso ed emergenziale) anche l’innovazione gioca la sua parte importante. Domani mattina, comunque, ho preso impegno, coinvolgendo il vice presidente della commissione, rappresentante delle forze di opposizione, di chiedere urgentemente al Direttore Generale le risorse umane essenziali per svolgere al meglio l’incarico di presidiare, ad oggi, il Piano Anticorruzione.
Infine bisogna rinnovare l’Organismo di Garanzia che riceve le segnalazioni dei dipendenti pubblici e sovraintende le fasi di indagine successive ad esse. Organismo per due terzi composto da persone esterne all’Amministrazione. Virginio Carnevali presidente di Transparency Italia, presente anche oggi e presidente dell’organismo, Roberto Montà, Presidente di Avviso Pubblico e Mariangela Zaccaria, vice segretario generale del Comune di Milano. Nessuno dei tre rinnovabile. A loro va il mio più sentito ringraziamento!